CHI SONO
MI CHIAMO ELISABETTA ZINI: MOGLIE, MAMMA, INFERMIERA E TATUATRICE E QUANDO DIPINGO MI RITROVO.
NEL MIO PERCORSO HO SCOPERTO CHE L’ARTE PUÒ DIVENTARE CURA E CHE LA PELLE, COME UNA TELA, PUÒ TRASFORMARSI IN SPAZIO DI ESPRESSIONE E IDENTITÀ.
UNENDO QUESTA CONSAPEVOLEZZA E LE MIE COMPETENZE, HO DECISO DI DARE VITA A QUESTO PROGETTO.
L’ISPIRAZIONE NASCE DALL’INCONTRO TRA LA FILOSOFIA DEL KINTSUGI E UN EVENTO CHE HA SEGNATO LA MIA VITA QUANDO AVEVO 17 ANNI, LASCIANDOMI UNA FERITA PROFONDA, DENTRO E FUORI.
NON POSSIAMO CONTROLLARE CIÒ CHE CI ACCADE, MA POSSIAMO SCEGLIERE COME TRASFORMARLO.
IL KINTSUGI COME ARTETERAPIA
IL KINTSUGI, ANTICA ARTE GIAPPONESE NATA TRA IL XV E IL XVI SECOLO, TRASFORMA LE CREPE E LE FRATTURE IN LINEE PREZIOSE, VALORIZZANDO L’IMPERFETTO ANZICHÉ NASCONDERLO. CON LACCA E POLVERE D’ORO, PEZZI ROTTI DI CERAMICA TORNANO A VIVERE, DIVENTANDO MANUFATTI UNICI, SEGNATI DALLA LORO STORIA.
QUESTA TECNICA DIVENTA FILOSOFIA: INSEGNA CHE OGNI FRATTURA PUÒ DIVENTARE BELLEZZA, OGNI CICATRICE UN SEGNO DI RESILIENZA E RINASCITA.
ORA PIÙ CHE MAI, NEL MONDO DELLA PERFEZIONE IDEALIZZATA, IL KINTSUGI CI RICORDA LA FORZA DI CHI ACCETTA, VALORIZZA E TRASFORMA LE PROPRIE IMPERFEZIONI E FERITE IN OPPORTUNITA' E VALORI.
VOCI DI CHI SI E' AFFIDATO A ME
ELISA
“Ho chiesto a Betty un quadro che raccontasse una parte fragile della mia storia. Da quell’opera è nato anche il tatuaggio che oggi copre la mia cicatrice. Ogni dettaglio del quadro nasce da un ascolto profondo. Mi ha emozionata sentire la mia storia prendere forma, e poi ritrovarla nel tatuaggio".
SABRINA
“Ha trasformato la mia cicatrice del parto in un simbolo prezioso. Ora la guardo con gratitudine, non più con dolore.”
ROBERTA
“ Betty ha creato un disegno che racconta un legame per me importante, arricchito da un tocco d’oro un punto fragile. È come se avesse cucito insieme ricordo e bellezza. Non è solo un tatuaggio: è un percorso con se stessi.
SUSANNA
“Con lei ho fatto un percorso profondo: un quadro che parlasse di me e un servizio fotografico che mi aiutasse a vedermi con occhi nuovi. L’opera che ha realizzato è un riflesso sincero di ciò che davvero sono. È stato una sorta di terapia emotiva e trasformativa che non dimenticherò.”